L’attività vitivinicola è condotta nel cuore della Valle d’Itria, tra Martina Franca, Locorotondo e Cisternino, nella stessa terra scelta dai nostri avi per impiantare i primi vigneti e che oggi Marco Emilio Santoro coltiva in quinta generazione. Con l’obiettivo di creare un agro-ecosistema interagente e favorevole alla conduzione biologica dell’intera azienda, sono stati acquisiti negli anni appezzamenti di diversa natura: boschi, pascoli alberati, uliveti e seminativi. Tipica della zona è la terra rossa, povera di azoto, parzialmente dotata di argilla, limo e sabbia, ricca di potassio e bolo. Il sottosuolo carsico e le importanti escursioni termiche della zona favoriscono la produzione vitivinicola di qualità.
Nella prima metà dell'800 i nostri avi si insediarono nel cuore della Valle d'Itria, alla contrada Foggia di Sàrolo, ponendo le basi per avviare le prime attivita' vitivinicole
A fine ottocento furono impiantati i primi vigneti e avviata di fatto la prima produzione vitivinicola
Avviata la produzione dei primi vitigni autoctoni: Verdeca, Bianco d'Alessano, Marchione, Susumaniello
Negli anni settanta si raggiunge un buon livello di produzione di uva, vinificata ancora con metodi artigianali tipici della tradizione vitivinicola locale
Marco Santoro avvia l'azienda agricola, trasformando in impresa l'attivita' vinicola da sempre condotta dalla famiglia e realizzando i primi importanti investimenti: cantina, impianti di produzione, agriturismo
I metodi di produzione da sempre improntati all'utilizzo esclusivo di prodotti della natura in assenza di trattamenti chimici, raggiungono la prima certificazione di produzione biologica.
Da Sarlum – denominazione latina di un sito nella proprietà che coesiste con altre di siti storici del circondario: l’Eremo basiliano di San Salvatore, Campo Orlando e Paretone di Virgilio, mitico muro a secco del IV secolo a.C. che, secondo la leggenda, separava le terre dei Messapi da quelle degli Japigi (tarantini).
Valle d’Itria, dove il tempo sembra essersi fermato, crocevia di genti e civiltà delle quali vivono ancora leggende di semidei, diavoli buoni, briganti e grandi bevitori (e qualche santa) nei racconti degli aziani – memoria della contrada.
Una pergamena basiliana del 1179 ci informa che i vini prodotti in queste zone erano molto apprezzati e che i monaci dell’Eremo spedivano …”vinum album et rubrum merum” ….vino bianco ed il rosso schietto ai mercanti dell’Oriente via porto di Brindisi.
Per mantenere viva la memoria del passato abbiamo adottato il nome Sàrolo quale marchio dei nostri vini.
Vino ottenuto da uve di vitigni innovativi Cabernet Sauvignon, Merlot ed autoctoni Malvasia nera e Susumaniello, selezionati nella nostra tenuta grazie all’esperienza di cinque generazioni.
Vino di salda struttura che interpreta al meglio l’uvaggio con varietà tradizionali.
Si consiglia la decantazione
Vinificato in purezza da Susumaniello, vitigno autoctono detto localmente cucciguaniello, scomparso a fine ‘800 per devastazione fillosserica, selezionato e tramandatoci in loco da cinque generazioni.
Uve a lunga fase fenologica e maturazione tardiva, danno un vino delicatamente fresco, floreale, fruttato e piacevolmente aromatico, tipico di questo vitigno storico.
Si consiglia la decantazione
Vino bianco da uve di vitigni autoctoni Verdeca, Bianco d’Alessano e Marchione, selezionati dalla nostra tenuta grazie all’esperienza di cinque generazioni.
Dal colore paglierino, asciutto, armonico, tipico della Valle d’Itria.
Vino bianco effervescente da uve di vitigni autoctoni Verdeca, Bianco d’Alessano e Marchione, selezionati dalla nostra tenuta dall’esperienza di cinque generazioni.
Vivace, fresco, asciutto, delicatamente aromatico, bianco tipico della terra rossa della Murgia dei trulli.
Vinificato da Susumaniello, vitigno autoctono detto localmente cucciguaniello, pressochè scomparso a fine ‘800 per devasazione fillosserica, selezionato e tramandatoci in loco grazie all’esperienza di cinque generazioni.
Uve a lunga fase fenologica e maturazione tardiva, danno un vino delicatamente fresco, floreale, fruttato e piacevolmente aromatico, tipico di questo vitigno storico.
Invecchiata un anno in botti di legno.
Distillata con caldaie in rame a vapore da vinacce di uve Susumaniello.
Complesso, ampio, avvolgente, con grande personalità. Splendido concerto di sensazioni nelle quali spicca la frutta matura, la ciliegia, il tabacco, il cacao e la vaniglia.
Prima generazione: Carlo Santoro
Seconda generazione - Carlo Santoro
Terza generazione: Carlo Santoro
Quarta generazione: Gennaro Santoro
Quinta Generazione Marco Emilio Santoro